Mese: Aprile 2019

Backup dei dati: il 65% degli utenti li perde

Se il 92,7% degli utenti del mondo esegue ormai il backup dei propri computer (+24,1% rispetto allo scorso anno), oltre il 65% ha perso dati dal pc. E c’è ancora un 7% che non adotta alcun metodo di protezione delle proprie informazioni personali. Lo affermano i risultati di un sondaggio condotto dalla società tecnologica Acronis in occasione del World Backup Day, la giornata mondiale di sensibilizzazione sulla conservazione dei propri dati, che ricorre il 31 marzo. La scelta della data non è casuale. Si tratta, infatti, del giorno che precede il 1 aprile, in cui tradizionalmente si fanno scherzi più o meno pesanti. La perdita di tutti i nostri dati, però, è tutt’altro che uno scherzo, e comporta conseguenze serie e spesso anche costose.

Nel 2023 la spesa mondiale per recuperare dati ammonterà a 2.500 miliardi di dollari

Si calcola che nel 2023 la spesa mondiale per cercare di recuperare e ripristinare dati andati perduti ammonterà a ben 2.500 miliardi di dollari. Fare un backup significa creare una seconda o terza copia dei propri file (fotografie, video, email, documenti), in modo da non rischiare di perderli nel caso in cui il computer o il telefono in cui sono memorizzati si rompa, venga smarrito o rubato. Oppure che qualche hacker li rubi e chieda un riscatto per la restituzione, riporta Ansa. Il ransomware, ad esempio, è un vero e proprio sequestro: gli hacker infettano computer e smartphone, ne bloccano l’accesso o criptano i contenuti memorizzati, lasciando i dispositivi nelle mani dei proprietari, ma rendendoli di fatto inservibili.

Ogni quanto va fatto il backup

Basta poco per evitare brutte sorprese: il backup va eseguito periodicamente proprio per assicurarsi di avere sempre a disposizione una versione il più recente possibile delle nostre informazioni. Ma quando va fatto il back? Non esiste una risposta univoca, dipende sempre da quanto “riempiamo” i nostri device. “Ciò che possiamo consigliare – spiegano Francesca Romana Capizzi, Ida Galati, Nadia La Bella, Fabrizia Spinelli, quattro imprenditrici digitali di The Fashion Mob – è impostare una sveglia periodica sullo smartphone (o sul pc) che ci ricordi l’appuntamento backup”.

Memoria Usb, hard disk o cloud?

Esistono diverse soluzioni di salvataggio, e molti scelgono di affidarsi a più opzioni insieme. Esistono molti software che fanno il backup automatico del dispositivo, a pagamento o anche gratis. Se si sceglie di affidarsi ad hard disk esterni, o una memoria Usb, controllare sempre capienza e velocità di scrittura.

“Noi come gruppo abbiamo preso l’abitudine di salvare direttamente i nostri dati comuni dal principio in un cloud virtuale condiviso, come Dropbox, con il triplo vantaggio di avere tutto al sicuro, disponibile in qualsiasi momento da ogni device”, aggiungono le imprenditrici. E per chi ha perso i dati su Whatsapp esistono dei tool da scaricare su pc, come Easeus MobiSaver, Whatsapp Recovery e Dr.Fone per Android, che tentano il miracolo di recuperare quanto perduto.