Mese: Novembre 2020

Come si viaggerà in futuro? I 7 trend per il 2021

Come saranno i viaggi nel 2021? Nonostante il coronavirus, i viaggi in famiglia sono in cima alla lista dei desiderata per gli italiani, così come le vacanze on the road, preferite a quelle tradizionali. Ma il perdurare della pandemia sta rendendo i periodi di vacanza più flessibili, anche grazie a una diversa organizzazione del lavoro, agevolata dallo smartworking. Inoltre, le famiglie prevedono di prendere maggiori precauzioni rispetto al passato, soprattutto facendo più caso alle politiche di cancellazione e rimborso (42%), prestando maggiore attenzione alla pulizia di un alloggio (39%), e prenotando più last minute (28%).  La prima edizione del Travel Trend Report 2021,Vrbo, esperto di case vacanza per famiglie, rivela quali saranno le 7 tendenze di viaggio per il 2021, che in generale sarà all’insegna di una maggiore attenzione alla sicurezza.

Sicurezza e Flexcation

A causa delle tante incertezze causate dalla pandemia le famiglie italiane vogliono avere maggiore controllo su tutti gli aspetti che riguardano il viaggio, dalla pianificazione fino al modo in cui arrivare nella destinazione (trend 1). La pandemia ha però generato nei viaggiatori la cosiddetta Flexcation (trend 2), ovvero, la vacanza unita allo smartworking. Dopo un anno difficile di permanenza forzata in casa e vacanze annullate la voglia di viaggio è più forte che mai. E quando sarà di nuovo possibile viaggiare, le famiglie sono disposte a farlo più frequentemente, e a intraprendere finalmente il viaggio della vita, quello per troppe volte rimandato (trend 3).

Voglia di evasione, budget più alto, e spazi più ampi

Per molti, quando sarà possibile tornare a viaggiare, il must è chiudere il cerchio e andare finalmente nella stessa destinazione scelta “prima” della pandemia (trend 4). Un po’ tutti però hanno più che mai voglia di evasione, e sognano un’avventura a contatto con la natura (trend 5), a costo di spendere una cifra più elevata per le proprie vacanze. Il budget per il viaggio del futuro stanziato dalle famiglie nel 2021 sarà infatti più alto del solito (trend 6).  Ma anche se le famiglie sono pronte a viaggiare di nuovo sono attente alle misure di distanziamento sociale. Avere a disposizione uno spazio più ampio è quindi un’esigenza per chi viaggia nell’era Covid, anche se con la famiglia ristretta (trend 7).

Le mete più ricercate per l’anno prossimo

Le mete italiane più ricercate dai viaggiatori italiani di Vrbo tra gennaio-agosto 2020 per soggiorni prenotati nel 2021 sono state la provincia di Trento e il Sud Tirolo, la provincia di Sassari e il sud della Sardegna, la provincia di Lecce, la Puglia e la Valle D’Aosta, la provincia di Belluno e il Veneto. Le mete estere più ricercate sono state invece le Isole Baleari, la Spagna, le Isole dell’Egeo Meridionale, la Grecia, le Isole Canarie e la Spagna. Insomma, per chi sogna di viaggiare all’estero il mare resta la meta preferita, mentre per i viaggi in Italia la destinazione più gettonata è la montagna.

 

 

Le Stories debuttano anche su Linkedin

Anche LinkedIn, il social destinato al mondo professionale, si dà alle Storie. Esattamente come Instagram, pure il social “serio” fa debuttare il nuovo format, destinato agli oltre 200 milioni di iscritti nel mondo (di cui 14 in Italia). Disponibile anche in Italia, questa opportunità funziona come per gli altri social media: si possono perciò condividere storie con foto e video della durata massima di 20 secondi, che resteranno visibili per 24 ore sul proprio profilo. L’opzione è disponibile per l’app mobile. Le storie possono essere personalizzate con testo, tag e adesivi a tema, e sarà possibile avviare una conversazione tramite la funzione “Domanda del giorno” (“Question of the Day”).

Obiettivo? Aumentare l’engagement

Ma perché LinkedIn ha ceduto alle Stories? Probabilmente a seguito del lockdown, che ha costretto un po’ tutti a sovrapporre vita personale e professionale, senza nette distinzioni. “Rimanere connessi, a livello personale e professionale, non è mai stato così importante come ora” ha dichiarato all’Agi Michele Pierri, News Editor di LinkedIn Italia, “Durante il lockdown i nostri membri hanno utilizzato LinkedIn per tenersi in contatto con colleghi e altre persone sia per cercare consigli, che per trovare nuove opportunità, o semplicemente per tenersi aggiornati. Vediamo le storie come una naturale continuazione di questa connettività più personale tra colleghi, e abbiamo già visto centinaia di migliaia di nuove conversazioni che si sono innescate tramite le storie”. Inoltre negli ultimi mesi il social professionale ha registrato una crescita del 55% su base annua delle conversazioni tra gli utenti, e un aumento del 60% relativo alla creazione di contenuti sulla piattaforma. Da qui la necessità di attivare le Stories, così da condividere il più possibile contenuti con altri format. Ma forse la piattaforma ha voluto sperimentare le Stories anche per incrementare il tempo medio di permanenza nonché per attirare un target più giovane e già abituato a utilizzare una modalità di comunicazione verticale.

In Italia la funzione è già attiva

La nuova opzione è disponibile dal mese di ottobre anche in Italia, dopo aver debuttato prima in Brasile, Australia, Emirati Arabi, Francia e Paesi Bassi. “Il formato Stories è ottimo per condividere momenti chiave di eventi di lavoro e lo stile narrativo full-screen semplifica la condivisione di consigli e trucchi per lavorare in modo più efficiente…” ha scritto sul blog ufficiale Pete Davis, head of content products di LinkedIn. “Non vedo l’ora di scoprire come le storie renderanno più creativo e autentico il modo in cui gli utenti condividono la loro vita lavorativa, in modo che possano costruire e coltivare le relazioni necessarie in un’ottica di produttività e di successo professionale”.