Aumentano le imprese sociali in difficoltà. Isnet: serve innovare

 

L’impresa sociale è un modello che in Italia ha prodotto tanti risultati positivi in questo trentennio. E ha confermato di possedere “una capacità di risposta e aderenza alle comunità e ai loro bisogni, di assoluta attualità”, afferma Laura Bongiovanni, presidente di Associazione Isnet e responsabile dell’Osservatorio Isnet sull’Impresa sociale.

Ma dopo un periodo di 5 anni in cui il numero delle cooperative sociali in difficoltà è diminuito costantemente, passando dal 39,3% al 15%, nell’ultimo anno si è registrata un’inversione di tendenza. Le cooperative sociali in difficoltà sono aumentate del 4,5% (19,5%), e quelle con un andamento in crescita sono passate dal 42% al 40%.

Incertezza economica: l’importanza di avviare investimenti in innovazione

È quanto emerge dai dati dell’Osservatorio Isnet sull’Impresa sociale, che mostra come diminuiscano dell’8% anche le imprese sociali che prevedono incrementi del personale (31% del campione a fronte del 39% del 2017).  A conferma del valore sociale di queste imprese ad alta intensità relazionale, è significativo evidenziare che tra quelle con andamento economico stabile permane un atteggiamento fiducioso: il 78,2% delle organizzazioni prevede che l’organico resterà invariato, riporta Adnkronos. L’incertezza economica però va di pari passo con la consapevolezza dell’importanza di avviare investimenti in innovazione. Crescono, si legge nell’indagine, tutti gli indicatori legati a questo ambito (+13,7% le imprese che hanno sviluppato nuovi prodotti e servizi, +8,3% quelle che hanno identificato nuove aree geografiche in cui operare)

Gli ostacoli al processo di cambiamento

Contemporaneamente, il 94% del panel dichiara che gli obiettivi di innovazione non sono stati completamente raggiunti. E i principali ostacoli riguardano una scarsa risposta del mercato e la presenza di resistenze interne al cambiamento. Un trend che rivela un certo dinamismo dell’impresa sociale che, tuttavia, non sempre si accompagna a una piena capacità di cogliere le opportunità.

Su questo aspetto l’Osservatorio Isnet ha realizzato, in partnership con Banca Etica, l’approfondimento Strumenti per lo sviluppo delle imprese sociali con un focus su impresa sociale 4.0.

Diversificare sul versante profit, fare rete, innovare

I dati evidenziano l’importanza di accompagnare le imprese sociali su questi temi. Dei 10 aspetti considerati (robotica avanzata, nuovi materiali, sensoristica, intelligenza artificiale, stampa 3D, blockchain e moneta virtuale, veicoli che si guidano da soli, genetica e bioprinting, sharing economy, digitalizzazione dei processi), sono complessivamente ben il 37% gli intervistati con scarsa consapevolezza.

“L’esigenza di cambiamento per l’impresa sociale suona oggi come una sorta di ‘mantra’: da più parti si invoca la necessità di diversificare sul versante profit, fare rete, innovare, cogliere le opportunità della rivoluzione 4.0 – sottolinea Bongiovanni – ma per cambiare non ci sono ricette precofenzionate e tantomeno, calate dall’alto”.