Quanto costa il salario minimo? Le stime dell’Inapp sui costi per le imprese

Alle imprese italiane il salario minimo costerebbe 6,7 miliardi di euro. In tutto, il salario minimo legale a 9 euro lordi all’ora coinvolgerebbe infatti il 21,2% dei lavoratori dipendenti, di cui quelli del settore privato non agricolo, esclusi i lavoratori domestici, sarebbero circa 2,6 milioni. Di questi, circa 1,9 milioni, sarebbero lavoratori a tempo pieno, il 18,4% del totale dei dipendenti a tempo pieno, per un costo di 5,2 miliardi, e circa 680.000 lavoratori a tempo parziale (il 29% del totale dei dipendenti part-time), per un costo di 1,5 miliardi. Che sommati raggiungono la cifra di 6,7 miliardi di euro.

Coinvolte soprattutto le micro imprese e le piccole imprese

Si tratta delle stime sul salario minimo fornite da Paola Nicastro, direttore generale dell’Inapp, l’Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche, nel corso dell’audizione alla Camera dei deputati, alla quale ha partecipato anche Roberto Quaranta (Inapp e Fondazione Collegio Carlo Alberto). Secondo le stime il provvedimento riguarderebbe in modo particolare le imprese molto piccole (fino a 10 dipendenti), e piccole (fino a 50 dipendenti), in particolare nel Mezzogiorno. Limitandosi ai lavoratori a tempo pieno beneficerebbero del salario minimo il 34,1% dei dipendenti delle imprese molto piccole e il 20,3% di quelli delle imprese piccole, così come il 27% dei dipendenti nel Mezzogiorno e isole.

Simulazioni con valori inferiori a 9 euro l’ora lordi

L’incidenza del salario minimo tra i lavoratori stranieri a tempo pieno sarebbe del 32,4%, contro un 16,1% dei lavoratori italiani. Tra le dipendenti donna a tempo pieno, l’introduzione del salario minimo riguarderebbe il 23,3%, a fronte del 16,5% dei dipendenti uomini.

Nella sua audizione, l’Inapp ha fornito anche i risultati di alcune simulazioni con valori inferiori del salario minimo. Ad esempio, l’introduzione di un salario minimo legale a 8,5 euro all’ora riguarderebbe 1,9 milioni di lavoratori, cioè il 15,8% dei dipendenti del settore privato non agricolo (esclusi i lavoratori domestici), con un costo per il sistema delle imprese di 4,4 miliardi.

I costi potrebbero essere attutiti con l’introduzione di un credito di imposta

Si tratta di numeri che si ridurrebbero a 1,2 milioni di lavoratori, pari al 10,4%, con un costo di 2,7 miliardi di euro se il salario minimo legale fosse fissato a 8 euro lordi all’ora. Durante una fase transitoria i costi per le imprese, potrebbero però essere attutiti con l’introduzione di un credito di imposta, riferisce Adnkronos, calibrato sui soli dipendenti beneficiari di questa forma minima di retribuzione.