Smartphone in vacanza: dove e come gli italiani hanno rotto il telefono

Dove hanno rotto lo smartphone gli italiani durante le vacanze estive 2020? Uno studio elaborato dal WeFix Lab in base ai dati delle riparazioni elaborate dal Dipartimento Statistico di iFix-iPhone.com, il booking che seleziona i centri assistenza smartphone, al primo posto tra le regioni in cui si sono rotti più smartphone c’è la Liguria, mentre spiaggia e laghi si riconfermano come i luoghi più pericolosi per i telefonini. La ricerca la dice lunga però anche su quanto la pandemia abbia inciso sulle vacanze degli italiani, e sulla dose di imprudenza utilizzata sull’utilizzo dello smartphone. Soprattutto fra le fasce più giovani.

Forte calo di richiesta di assistenza da parte dei turisti stranieri

La Liguria, al primo posto, quindi, fa un balzo in avanti di 8 posizioni rispetto all’anno precedente, ed è seguita da Sardegna, Calabria e Sicilia. I numeri di richiesta assistenza in queste regioni sono stati elevati, con una leggera frenata da metà agosto a causa dell’espandersi dei contagi da Covid- 19 in alcune località, si legge su ItaliachiamaItalia.it. Un dato interessante è il forte calo di richiesta di assistenza da parte dei turisti stranieri e quello di connazionali rientrati invece da altre Nazioni. Pare infatti che il 50% dei vacanzieri sia rimasto nella propria zona optando perlopiù le zone di mare (70%) e solo il 10% la montagna. I pochi che hanno scelto le mete estere che hanno richiesto assistenza non sono andati troppo lontano, al primo posto infatti troviamo la Svizzera, seguita da Francia, Malta, Grecia, Croazia e Spagna.

Il marketing ingannevole è complice dei “tuffi” del telefonino

La spiaggia e i laghi si riconfermano in testa alla classifica come luoghi più pericolosi per gli smartphone, con il classico “tuffo in acqua”, che sorprendentemente, quest’anno non è stato del tutto accidentale. Molti utenti infatti hanno volontariamente immerso il proprio smartphone in acqua per fare le foto, complice probabilmente il marketing ingannevole che fa apparire i dispositivi impermeabili piuttosto che semplicemente resistenti agli schizzi.

Al secondo posto invece si collocano le discoteche e i locali notturni, presi d’assalto dai più giovani, che in questa estate 2020 si sono rivelati anche i più disattenti, specie nella fascia di età 25-34 anni, con il 32.97% di smartphone danneggiati, e quella dai 18-24, con il 31.06%.

Molti danni causati da frequenti lavaggi con disinfettanti

Non vi sono invece variazioni in classifica per quanto riguarda i danni più frequenti, come la caduta accidentale (44.16%) e l’utilizzo imprudente del dispositivo (19.27%), al secondo posto della classifica. Alcune sorprese riguardano la causa di rottura. Molti dei danni da acqua pervenuti sono stati causati da frequenti lavaggi sotto l’acqua corrente o effettuati con liquidi quali alcol o solventi allo scopo di disinfettare lo smartphone. Alto anche il numero delle cadute accidentali da selfie, dato che gli utenti hanno preferito avventurarsi in autoscatti “estremi” piuttosto che dare a sconosciuti lo smartphone per farsi scattare una foto.