Mese: Aprile 2022

TikTok è l’app più scaricata del primo trimestre 2022

TikTok è una delle piattaforme di social media in più rapida crescita al mondo. Lo rivela Sensor Tower, che ha recentemente pubblicato il suo rapporto “Q1 2022: Store Intelligence Data Digest” in cui TikTok risulta l’app più scaricata al mondo nel primo trimestre del 2022. L’applicazione aveva precedentemente superato i 3,5 miliardi di download da quando è stata lanciata nel primo trimestre del 2021, diventando solo la quinta app (e l’unica non di proprietà di Meta) a raggiungere questo incredibile traguardo. Le prime cinque posizioni insieme a TikTok, infatti, sono occupate da Instagram, Facebook, WhatsApp e Telegram.

Inizio 2022 col “botto”

Dall’inizio del 2022, TikTok è stato scaricato più di 175 milioni di volte, riferisce il sito Techcrunch .TikTok ha superato i 10 milioni di download negli ultimi nove trimestri, mentre YouTube ha superato la stessa soglia per otto trimestri consecutivi. Nessuna app ha avuto più download di TikTok dall’inizio del 2018, quando WhatsApp ha registrato 250 milioni di download a livello globale, segala ancora il rapporto. Come spiegano gli esperti, c’è molto da dire sul successo di TikTok e su quello che l’aspetta in futuro. In particolare, vanta un algoritmo unico nel suo genere e una serie di community diversificate in base agli argomenti, compresi quelli di nicchia.

I download su iPad e iPhone

Esaminando i download globali su iPhone e iPad, l’ordine delle prime cinque app è rimasto invariato negli ultimi tre trimestri. TikTok ha superato i 70 milioni di download dall’App Store solo per la terza volta nel primo trimestre del 2022, trainato dalla crescita dell’11% trimestre su trimestre in Asia, nonostante sia stata bandita in India. Considerando i download complessivi degli Stati Uniti, TikTok è stata l’app migliore ogni trimestre dall’inizio del 2021. L’ultima app a battere TikTok è stata Zoom nel quarto trimestre del 2020. Inoltre, dal primo trimestre del 2021, TikTok e YouTube sono risultate le due app più scaricate sull’App Store statunitense ogni trimestre. TikTok è stata anche l’app numero uno su Google Play per il terzo trimestre consecutivo, con installazioni in aumento del 19% anno su anno.

Anche in Europa

Le stesse cinque app hanno conquistato i primi posti in Europa per ciascuno degli ultimi quattro trimestri. TikTok e WhatsApp erano nelle prime due posizioni, mentre Instagram è sceso di un gradino in classifica al quarto posto. Anche se WhatsApp è stata la migliore app dell’App Store in Europa per ciascuno degli ultimi sette trimestri, TikTok ha mantenuto il primato su Google Play nello stesso periodo.

La pandemia ci ha reso più soli?

La pandemia ha reso le persone più sole? Secondo i dati delle ricerche relative alle condizioni psicologiche durante gli ultimi due anni, sembra che le persone siano alle prese con un sostanziale incremento della solitudine. I dati, pubblicati su American Psychologist, sono stati rilevati intervistando oltre 200 mila persone di età differenti, provenienti da ogni angolo del globo. Alcuni soggetti hanno modificato i parametri in misura sensibile, poiché la loro sensazione di solitudine era molto evidente. In tali casi, infatti, il vuoto è cresciuto in maniera esponenziale, con un calo sostanziale della felicità. Altre persone, invece, non hanno segnalato alcun cambiamento nella loro quotidianità.

Esiste una correlazione tra l’aumento della solitudine e le restrizioni?

Nonostante le risposte variegate provenienti da diversi gruppi di persone, i ricercatori hanno riscontrato la presenza di un aumento della solitudine. I dati raccolti sono però ancora insufficienti per accertare la correlazione tra l’aumento della solitudine e le restrizioni dovute alla pandemia.
Alcune ricerche effettuate già prima della pandemia avevano riscontrato come la capacità umana nelle relazioni sociali sia stata ampiamente compromessa da fattori che non hanno nulla a che fare con ciò che è accaduto negli ultimi due anni. Ma cosa si può fare per evitare che la situazione possa peggiorare? Per migliorare la connessione tra le persone e sentirsi meno soli è sufficiente seguire alcune raccomandazioni fatte dagli esperti del portale psicologionline.net.

Tornare ad avere la capacità di acquisire rapporti nella vita quotidiana

“Ognuno di noi ha la possibilità di costruire comunità più sensibili ed empatiche in maniera reciproca – spiegano gli esperti di psicologionline.net -. Per riuscirci, bisogna assumere una cultura all’insegna dell’interconnessione, in grado di creare momenti significativi e tutti da ricordare. Ritornare ad avere la capacità di acquisire rapporti nella vita quotidiana che siano attenti a ogni esigenza personale – aggiungono gli esperti -. Anche nelle scuole chi vuole può ottenere notevoli risultati, cercando di far stringere rapporti più sereni e consapevoli tra i singoli studenti. Ogni insegnante dovrebbe rendere i rapporti tra i ragazzi come una vera priorità – sottolineano gli esperti -. Un discorso analogo è valido per quanto concerne i singoli cittadini. In questo caso, si può pensare ad appositi spazi condivisi, nei quali le persone possono ritrovarsi e coinvolgere la comunità”.

Lavoro: pensare al benessere psicologico dei dipendenti

“Parlando del posto di lavoro, i datori e i dirigenti dovrebbero iniziare a pensare in maniera intensiva al benessere psicologico dei loro dipendenti – continuano gli esperti -. Ad esempio, possono premiare i dipendenti capaci di soccorrere i colleghi in difficoltà, o comunque importanti per il rafforzamento di un team aziendale. I manager possono favorire le giuste condizioni per dar vita a un posto di lavoro dalla maggiore connessione fisica, semplificando i rapporti tra dipendenti e collaboratori”.
Insomma, sta a noi compiere alcuni piccoli passi, giorno dopo giorno, nella direzione giusta. Porsi più dolcemente verso il prossimo può fare la differenza. In questo modo, riusciremo a invertire questo trend negativo.

Alle superiori piovono le insufficienze: 4 studenti su 10 puntano sulle ripetizioni

Una ricerca condotta da Skuola.net – Ripetizioni.it su un campione di 2.600 studenti di licei, istituti tecnici e professionali lo conferma: alla fine del primo quadrimestre sono quasi 2 studenti delle superiori su 5 a non aver raggiunto il 6 in almeno una materia. E 1 su 7 ha collezionato almeno tre insufficienze. Insomma, sugli studenti delle superiori piovono brutti voti.  A ulteriore conferma del cambio di passo registrato negli ultimi mesi, le ragazze e i ragazzi risultati insufficienti al primo giro di boa dell’anno scolastico evidenziano un’altra circostanza. Per il 45% i problemi si sono manifestati da settembre a oggi, e per il 27% si tratta di difficoltà che affondano le radici già prima della pandemia. Il 29% poi afferma che le lacune presenti sono l’eredità del biennio passato alle prese con la didattica a distanza.

Meglio affidarsi ai corsi di recupero, un docente privato o un parente?

Se la maggior parte delle scuole ha comunque offerto corsi di recupero per chi ne aveva bisogno, la metà degli studenti ha preferito declinare l’invito per rivolgersi al supporto personalizzato sotto forma di ripetizioni. E solo 1 studente su 4 ne ‘denuncia’ l’assenza.  Tra chi ha avuto la brutta sorpresa in pagella, il 39% si è infatti affidato a un docente privato. C’è chi lo ha fatto anche prima della ‘sentenza’ (26%) e chi ha iniziato subito dopo o lo farà a breve (6%), e chi si è fatto affiancare ma ha smesso dopo aver raddrizzato la situazione (7%). A questi vanno aggiunti quelli (27%) che hanno preferito farsi aiutare gratuitamente da parenti o conoscenti.

Quanto costano le lezioni private?

Anche tra chi ha superato indenne il primo quadrimestre sono però in tanti quelli che hanno voluto arrivare con maggiori sicurezze alla seconda parte dell’anno, 1 su 6. Il motivo? Principalmente per consolidare i propri voti, puntando ancora più in alto. Stando a quanto raccontano i ragazzi, quest’anno la stima di spesa per le ripetizioni si aggira mediamente sui 400 euro a famiglia.
I budget investiti sono però molto diversificati: per il 16% la spesa annua stimata è inferiore a 100 euro, per il 50% è una somma compresa tra 100 e 400 euro, e il 34% si proietta a cifre che superano i 2000 euro.

Matematica, la spina nel fianco per due terzi dei ragazzi

Ciò che invece non si è modificato rispetto allo scorso biennio è l’elenco delle materie su cui gli studenti vanno più in difficoltà. Al primo posto regna incontrastata la matematica, spina nel fianco per i due terzi (65%) dei ragazzi che recentemente si sono rivolti alle ripetizioni. Seguono le altre materie scientifiche, messe nella lista dal 34% degli intervistati, e al terzo posto le lingue antiche (latino e greco), per le quali ha chiesto supporto il 28% degli alunni. Ai piedi del podio le lingue straniere, rinfrescate dal 22% sul totale di chi usufruisce delle ripetizioni.