Mese: Settembre 2021

Prima colazione, gli italiani la vogliono healthy

Dimenticate il tazzone di caffellatte e l’immancabile fetta di pane con burro e marmellata. Cambiano le mode, cambiano i modi e anche i riti della prima colazione, che diventa sempre più healthy. Anche il breakfast degli italiani si scosta sempre più dalla tradizione e va verso una direzione all’insegna della naturalezza, della salute ma anche della “bellezza”, perchè tutto quello che si consuma in tavola deve essere instagrammabile. Per questa ragione negli ultimi tempi si è registrato un vero e proprio boom degli yogurt e dei ‘latti’ alternativi, a base vegetale, vegani, light o iperproteici. E tra i più giovani, i maggiori fruitori sui social network di video e immagini, si fa spazio il trend di consumare dei colorati mix di golosità in cui la quota di food buono fresco e salutare è fortunatamente alta con cereali, frutta fresca, frutta secca. L’aspetto somiglia infatti alla moda del pokè, ma tutto è coniugato con la prima colazione, magari vegana e sana.

I sostituti del latte sono i prodotti a maggiore crescita
Ma quali sono i prodotti a più rapida ascesa, ovvero quelli preferiti dai consumatori che seguono le ultime tendenze healthy? A questa domanda risponde la società di ricerche di mercato globale Euromonitor International, che rivela che i sostituti del latte sono la categoria in maggiore espansione nel settore dei prodotti lattiero-caseari, con un valore di 10 miliardi di dollari a livello mondiale ed un aumento del 16% nel biennio 2020-2021. Meno latte di soia, più bevande a base di mandorle, avena, noci di cocco e perfino piselli riempiono i bicchieri degli italiani. Il fenomeno nel nostro Paese aumenta addirittura del 50%, riporta Ansa, e latti non a base di soia si sono incrementati del 172% negli ultimi cinque anni.

Dopo il Covid, più attenzione alla salute
“I consumatori hanno sempre dato la priorità alla salute e al benessere nel settore lattiero-caseario ma la pandemia ha intensificato la sua attenzione nel 2020. Il rischio aggiuntivo rappresentato dall’obesità e da altre condizioni di salute con COVID-19, ha reso la dieta un punto focale per molte persone” commentano gli analisti Euromonitor che prevedono una ulteriore crescita del mercato e l’arrivo di ulteriori ingredienti come piselli, ceci e fave, ricchi di proteine, anche miscelati con avena o cocco. “Più avanti, ci si aspettano anche ‘latti’ alle lenticchie d’acqua o alle alghe e i prodotti lattiero-caseari coltivati, vegani, saranno la scelta più popolare delle colazioni tra 10 anni”, concludono gli autori del sondaggio.

Prenotazioni online degli stabilimenti balneari, +200%

Il 2021 è l’anno d’oro per la prenotazione online della spiaggia. Stando ai dati diffusi da Spiagge.it, il portale dedicato ai gestori e agli utenti degli stabilimenti balneari, per evitare di non trovare posto in spiaggia, quest’estate i bagnanti hanno scelto di prenotare sdraio e ombrellone online. Tanto che rispetto allo scorso anno l’incremento delle prenotazioni tramite app degli stabilimenti balneari è cresciuto del 200%, con un anticipo medio pari a 2,8 giorni. La giornata delle vacanze estive che ha fatto registrare un record è stata venerdì 13 agosto, con oltre 8.000 prenotazioni, e sold out per il 70% delle località balneari nel weekend di Ferragosto. Soprattutto per il litorale romagnolo e per la Calabria, che segna un +350% di prenotazioni.

Tra il 10 e il 17 agosto le transazioni sono raddoppiate rispetto al 2020

Se è costante la durata media del soggiorno presso lo stesso stabilimento, pari a 1,5 giorni, risulta in aumento il numero di utenti che nello stesso momento hanno prenotato più di uno stabilimento in giornate diverse (+20% circa). Un dato che fa emergere il trend di organizzare le giornate in spiaggia con più attenzione, e secondo le logiche utilizzate dal booking dei pernottamenti. Non sorprende che le prenotazioni online siano esplose nel periodo più caldo della stagione estiva. Tra il 10 e il 17 agosto le prenotazioni sul portale di Spiagge.it sono raddoppiate rispetto allo stesso periodo del 2020, passando a quota 50.000 transazioni online.

Le spiagge più apprezzate? Quelle del litorale romagnolo e della Calabria

Tra le spiagge più apprezzate spiccano quelle del litorale romagnolo, che ha registrato sold out, con numeri che non si vedevano da almeno 5 anni, quasi raddoppiando le prenotazioni. In particolare, un famoso stabilimento di Rimini ha raggiunto il numero record di prenotazioni da app di 150 ombrelloni nel solo weekend di Ferragosto. Exploit della Calabria, poi, con +350% in termini di prenotazioni online rispetto allo stesso periodo del 2020, e del litorale Veneto (+180%).

Incremento medio del 25% in termini di occupazione dei posti

Per consentire ai bagnanti di godersi il mare senza preoccupazioni o file alle casse dello stabilimento, nell’estate 2021 è quadruplicato il numero di stabilimenti che si sono serviti dello strumento Spiaggia e ristorante, messo a disposizione attraverso il gestionale di Spiagge.it. Questo, evidenziano i founder del portale, ha permesso a sempre più clienti di ordinare, pagare direttamente online e ricevere cibo e bevande direttamente sotto l’ombrellone, in tutta sicurezza, riporta Adnkronos.
“Gli stabilimenti che hanno scelto di digitalizzarsi utilizzando Spiagge.it hanno effettivamente ricevuto un incremento di prenotazioni sia infrasettimanali che nel week end – spiegano i fondatori di Spiagge.it – e registrato un incremento medio del 25% rispetto allo scorso anno in termini di occupazione dei posti”.

L’Europass non sempre è il curriculum ideale per trovare lavoro

Quando si decide di creare un nuovo curriculum la prima decisione è quella relativa all’organizzazione dei contenuti. È possibile creare un nuovo cv a partire da zero, oppure affidarsi a modelli standard o predefiniti. Il più diffuso è senza dubbio il cosiddetto formato europeo, anche detto Europass. Se il cv è lo strumento più importante per chi cerca un nuovo lavoro, è necessario pianificarlo nel dettaglio, correggerlo con estrema attenzione, e aggiornarlo regolarmente. Una soluzione è data appunto dall’Europass, lo standard per la redazione dei cv proposto da circa 20 anni dalla Commissione Europea, allo scopo di creare una struttura condivisa per i curricula circolanti nell’Unione. Ma non sempre rappresenta la soluzione ideale.

Garantire una presentazione strutturata e intuitiva delle informazioni del candidato

Insomma, l’Europass è davvero efficace? Non è forse meglio creare il proprio cv a partire da un formato più originale?
A queste domande risponde Carola Adami, co-fondatrice della società di selezione del personale Adami & Associati.
“Il cv in formato europeo presenta indubbiamente dei vantaggi: è stato creato appositamente per garantire una presentazione strutturata e intuitiva delle informazioni del candidato a livello internazionale – spiega Adami -. La peculiarità di questo formato è di presentare un layout preimpostato a colonne, con i nomi delle diverse sezioni che occupano circa 1/3 della pagina nella colonna sinistra, per lasciare quindi alle informazioni sul candidato i restanti 2/3 della pagina”.

Vantaggi e svantaggi del cv in formato europeo

“I vantaggi dell’Europass sono chiari: questo formato facilita la compilazione al candidato, ed è immediatamente intuitivo per il selezionatore – aggiunge l’head hunter -. Va peraltro detto che al giorno d’oggi il formato europeo presenta tre impaginazioni possibili”.
Questo formato presenta però anche alcuni svantaggi. Se “lo scopo del candidato deve essere quello di spiccare sopra agli altri, di distinguersi – commenta Adami – in che modo un formato standard, volto a uniformare i vari profili, può aiutare?”
Di fatto, secondo Adami, “l’impaginazione dell’Europass, per quanto presente attualmente in tre versioni differenti, risulta piuttosto noiosa e superata dal punto di vista della grafica”.

Sconsigliato per chi vuole farsi notare e mettere in luce la propria creatività

“Senza di dubbio è sempre bene avere a portata di mano una versione del proprio curriculum in formato europeo, per il semplice fatto che molti annunci continuano ancora oggi a chiedere in modo specifico questa impaginazione. Detto questo – sottolinea ancora Adami – può essere un buon modello per chi ha poche informazioni da inserire: i giovani con una o due esperienze professionali possono infatti trarre vantaggio dallo spazio ‘occupato’ dalla colonna di sinistra per presentare un cv leggermente più lungo. Viceversa, chi ha tante informazioni da riportare rischia di presentare un documento troppo lungo”.
L’Europass è inoltre sconsigliato per chi vuole farsi notare e mettere in luce la propria creatività. Inoltre, rappresenta una scelta poco saggia per chi vuole mettere in evidenza le proprie competenze, relegate nella parte bassa della struttura.