Mese: Novembre 2022

Italia, dopo quattro mesi torna a salire il clima di fiducia delle imprese

Puntuale come ogni mese, l’Istat ha monitorato anche per il mese di novembre 2022 l’indice di fiducia delle imprese e dei consumatori. E, dopo un lungo lasso di tempo in negativo, la buona notizia è che torna a salire. In estrema sintesi, dai segnali raccolti dall’Istituto di Statistica pare che imprese e cittadini ricomincino a “vedere rosa” per quanto riguarda il proprio futuro personale e quello generale del nostro Paese. 

I dati di novembre 2022

A novembre 2022 l’Istat stima un aumento sia dell’indice del clima di fiducia dei consumatori (da 90,1 a 98,1) sia dell’indice composito del clima di fiducia delle imprese (da 104,7 a 106,4). Tutte le serie componenti l’indice di fiducia dei consumatori sono in miglioramento. Anche i quattro indicatori calcolati mensilmente a partire dalle stesse componenti presentano una variazione congiunturale estremamente positiva. In particolare, il clima economico e il clima futuro registrano le variazioni più accentuate (rispettivamente da 77,6 a 95,2 e da 88,8 a 102,8); il clima personale e quello corrente aumentano in modo più contenuto (nell’ordine da 94,3 a 99,0 e da 91,0 a 94,9).

Numeri positivi dopo quattro mesi di flessione

L’Istat osserva che, dopo quattro mesi consecutivi di flessione, il clima di fiducia delle imprese torna ad aumentare trainato soprattutto dalle aspettative sulla produzione nel comparto manifatturiero, da quelle sugli ordini nei servizi di mercato e dalle attese sulle vendite nel commercio al dettaglio. Anche il clima di fiducia dei consumatori presenta una dinamica positiva dovuta soprattutto ad opinioni sulla situazione economica del paese, comprese quelle che riguardano il tasso di disoccupazione, in deciso miglioramento, seguite da attese sulla situazione economica familiare e da opinioni sulle possibilità di risparmio in ripresa.

Cresce l’ottimismo tra le imprese

Il clima di fiducia migliora in tutti i comparti imprenditoriali (nel settore manifatturiero l’indice passa da 100,7 a 102,5, nei servizi da 96,0 a 98,8 e nel commercio al dettaglio da 109,0 a 112,2) ad eccezione delle costruzioni dove l’indice diminuisce da 157,5 a 151,9. Considerando le componenti dei climi di fiducia delle imprese, nel comparto manifatturiero si rileva un peggioramento dei giudizi sulla domanda e un incremento delle giacenze di prodotti finiti, mentre sono in deciso miglioramento le attese sulla produzione. Nelle costruzioni tutte le componenti peggiorano. In merito invece al comparto dei servizi di mercato, le attese sugli ordini registrano un marcato miglioramento mentre il saldo dei giudizi sugli ordini e quello sull’andamento degli affari diminuiscono. Nel commercio al dettaglio, infine, le attese sulle vendite crescono decisamente mentre i relativi giudizi si deteriorano; le opinioni sulle scorte rimangono sostanzialmente stabili.

Doccia senza porte: una interessante idea per il tuo bagno

Conosci la doccia senza porte, chiamate anche “Walk In“?

Si tratta di una soluzione che da qualche tempo va di gran moda anche in Italia, certamente qualcosa in grado di creare un effetto di piacevole stupore sull’osservatore e che infonde al tempo stesso all’intero ambiente una netta percezione di design e ricercatezza.

Vediamo di capire innanzitutto cosa sia una doccia senza porte e perché oggi siano così tante le persone a desiderare questo tipo di soluzione per il proprio bagno.

Cosa è una doccia senza porte?

Una doccia senza porte è sostanzialmente una doccia in cui è presente soltanto un profilo di vetro, il cui scopo è quello di evitare che gli schizzi d’acqua vadano sul pavimento.

Tale profilo di vetro è posizionato in genere proprio di fronte il soffione della doccia, per intercettare le goccioline d’acqua.

Per il resto non ci sono porte o altre chiusure, dunque l’accesso è particolarmente facile dato che si tratta di una doccia che a tutti gli effetti dà la sensazione di rimanere “aperta”.

Un’altra delle particolarità delle docce senza porte è che in genere si preferisce evitare di installare qualsiasi tipo di piatto doccia ma al contrario si opta per un filo pavimento, soluzione questa in grado di apportare un ulteriore contributo in termini di eleganza.

Parliamo dunque di una doccia che al momento va sicuramente di tendenza e che è possibile trovare anche nelle strutture ricettive di lusso.

I vantaggi di una doccia “Walk In”

Approfondito dunque ogni aspetto pratico delle doccia senza porte, vediamo allora di seguito quelli che potrebbero essere alcuni dei vantaggi nel far installare questo particolare tipo di box doccia.

  • Costi di manutenzione più bassi: come accennato, nelle docce senza porte vi sono certamente meno elementi rispetto una doccia tradizionale. Non ci sono porte, binari e profili scorrevoli. Ciò significa che ci sono un minor numero di pezzi che si possono guastare e dunque una minore necessità di manutenzione nel corso del tempo.
  • Pulizia più semplice: minor numero di pareti in vetro significa autonomamente minor numero di superfici da pulire. Questo è un vantaggio non di poco conto, considerando che in genere i pannelli della doccia si riempiono di goccioline al termine dell’utilizzo. Doverne pulire soltanto uno anziché tre o quattro è davvero un bel vantaggio.
  • Tempi di installazione più rapidi: proprio in virtù del fatto che non c’è un piatto doccia e non ci sono binari e soluzioni scorrevoli da installare, l’installazione di una doccia senza porte è particolarmente veloce. Questo significa che se opterai ad esempio per il servizio di sostituzione della vasca con una doccia probabilmente gli operai riusciranno a fare tutto in un’unica giornata.
  • Costi d’acquisto inferiori: proprio in virtù del fatto che vi sono meno elementi da installare, il costo di una doccia aperta è mediamente più basso rispetto a quello di un normale box doccia. Tra l’altro anche le operazioni di posa sono più veloci e dunque la manodopera necessaria è minore.

Una installazione a regola d’arte infine, assicurerà la non fuoriuscita di goccioline d’acqua durante la doccia. Per questo motivo è molto importante che il team che si occuperà dell’installazione della tua doccia Walk In abbia la giusta esperienza circa questo tipo di soluzione e che non ci siano dunque difetti di alcun tipo nella messa in opera.

L’effetto finale è garantito e vedrai per questo che i tuoi ospiti rimarranno piacevolmente sorpresi da questa interessante novità.

A te invece andranno tutti i vantaggi del poter godere dei benefici, sia a livello estetico che di benessere, che una doccia di questo tipo è in grado di regalare.

Inflazione e aumento dei prezzi cambiano modalità e abitudini di spesa

L’aumento dei prezzi è dovuto a molteplici fattori, ma il conflitto in corso e l’incremento dei costi dell’energia sono ritenute le cause principali, e il consumatore è il soggetto più penalizzato.
Nonostante la maggior parte degli italiani dichiara di non intravedere, nei prossimi 12 mesi, una modifica sostanziale della propria situazione economica, la preoccupazione per l’inflazione in Italia nel 2022 è elevata. L’Osservatorio inflazione di Ipsos, giunto alla sua terza rilevazione nel corso del 2022, racconta un progressivo cambiamento nelle modalità e abitudini di spesa degli italiani, che devono fare i conti con una condizione economica personale non soddisfacente, dichiarata da oltre un individuo su 2.

Le strategie di riduzione dei consumi

Il 67% di coloro che sono insoddisfatti della propria condizione economica è preoccupato di non riuscire a fare quadrare i conti a fine mese (+10% rispetto a maggio). Questa amplifica l’attenzione all’oggi e alla quotidianità, distogliendo lo sguardo da un futuro che appare sempre più incerto e imprevedibile. I consumatori hanno registrato un aumento dei prezzi che nel corso del tempo si è esteso a un numero sempre maggiore di categorie di prodotti e servizi. Le categorie dove i consumatori hanno riscontrato i maggiori rincari sono soprattutto le utenze energia-gas (87%), l’alimentare (86%), i carburanti (85%), i ristoranti-pizzerie (72%) e i bar-pub-locali (62%).

Più discount e acquisti online

Nonostante gli aumenti dei prezzi, alcune categorie appaiono meno coinvolte di altre nella riduzione dei consumi (alimentari, cura della casa, della persona, telefonia) mentre per altre i consumatori dichiarano di voler contenere la spesa e ridurne l’utilizzo. In particolare, oltre il 70% dei clienti di ristoranti e bar ne ridurrà la frequentazione. Tutte le categorie saranno comunque oggetto di strategie volte al contenimento della spesa. In generale, prima di cercare di ridurre i consumi, si cercano promozioni che possono riguardare sia prodotti abituali sia nuovi acquisti. La ricerca del prezzo più conveniente genera una maggior frequentazione di discount e mercati rionali, oppure, un maggior utilizzo dei canali online e l’acquisto di marche meno costose. Per i beni durevoli si posticipa la spesa, e quando possibile, si ipotizza la rinuncia all’acquisto.

Il fenomeno della shrinkflation

Il costante aumento dei prezzi porta il consumatore a fare sempre più confronti e a essere più attento a cosa acquista. In particolare, è attento a confrontare il prezzo pagato per la quantità ottenuta. In questo modo si rende conto che è sempre più diffuso il fenomeno della shrinkflation, ossia la pratica di ridurre il packaging e il contenuto dei prodotti, ma senza una relativa diminuzione di prezzo. I dati della terza rilevazione dell’Osservatorio rivelano che oltre 2 consumatori su 3 (68%) preferirebbero avere una quantità invariata di prodotto a fronte di un prezzo in crescita, perché questo consentirebbe una miglior possibilità di confronto.

Shopping natalizio: per gli italiani inizia in anticipo di oltre un mese 

La corsa ai regali di Natale last minute per molti italiani rimane un ‘classico’ dei giorni che precedono le festività, ma il 46,2% inizia a comprare le prime strenne già tra fine ottobre e fine novembre, e il 52,3% vorrebbe ricevere proposte dalle aziende nel medesimo periodo. Insomma, se per qualcuno lo shopping dei regali natalizi rappresenta un’attività molto piacevole, in cui si sceglie un regalo per amici e familiari, per altri coincide con un periodo di corse all’ultimo minuto. Ma per tutti è senza dubbio uno dei momenti in cui viene effettuato il maggior numero di acquisti. È quanto emerge da un sondaggio svolto da Esendex per comprendere le abitudini di acquisto degli italiani nelle settimane precedenti le feste.

Anticipare gli acquisti entro metà di ottobre o aspettare dicembre?

Dalla ricerca emerge, inoltre, che il 29,5% degli italiani anticipa gli acquisti dei regali natalizi entro la metà di ottobre, mentre il restante 24,3% preferisce aspettare l’inizio di dicembre prima di iniziare lo shopping. Agli intervistati è poi stato chiesto quando vorrebbero ricevere offerte e proposte di strenne natalizie, e più della metà (52,3%) ha risposto tra fine ottobre e fine novembre, il 37,3% entro metà ottobre, e il 9% dai primi di dicembre in avanti. Solo l’1,4% non è interessato a fare acquisti o non festeggia il Natale.

Offerte e promozioni arrivano molto prima delle festività

Considerando che un buon numero di persone desidera ricevere offerte e proposte molto prima delle festività, è stato poi domandato se considererebbero la possibilità di acquistare un regalo natalizio a seguito di una promozione ricevuta via SMS o Whatsapp. E a questa domanda l’83,8% degli intervistati ha risposto che lo farebbe sicuramente, o molto probabilmente.

Meglio ricevere suggerimenti su cosa regalare

“La nostra indagine ha confermato che le persone iniziano a pensare allo shopping natalizio con ampio anticipo e sono molto ricettive a suggerimenti e offerte già nei due mesi precedenti alle festività – ha commentato Carmine Scandale, Head of Sales di Esendex Italia -. Le aziende non possono quindi permettersi di arrivare in ritardo con la promozione delle proprie proposte. Le nostre soluzioni di mobile messaging rappresentano un’eccellente modalità per effettuare, anche in vista del Natale, campagne marketing mirate ed efficaci, consentendo di raggiungere le persone direttamente sul proprio smartphone, il touch-point di eccellenza per clienti e potenziali clienti”.