Cybersecurity: budget per sicurezza IT +10% nei prossimi tre anni

Secondo il report annuale It Security Economics di Kaspersky i budget It per la cybersecurity delle aziende europee sono destinati ad aumentare fino al 10% nei prossimi tre anni. Il crescente interesse delle aziende per la cybersecurity, dovuto all’aumento dell’uso delle tecnologie digitali e al panorama delle minacce in continua evoluzione, ha già portato a miglioramenti nella sicurezza informatica. E la crescente complessità dell’infrastruttura It, unita alla necessità di migliorare il livello di competenze specialistiche in materia di sicurezza e all’incertezza geopolitica/economica, sono i fattori principali che spingono le aziende europee di tutte le dimensioni a investire in cybersecurity.

Nel 2022 le Pmi hanno speso 140.000 euro

In Europa il budget medio dedicato alla cybersecurity nel 2022 è stato di 1.8 milioni di euro per le enterprise, con 6.30 milioni di euro stanziati per l’It in generale, mentre le Pmi hanno investito 140.000 euro nella sicurezza It, a fronte di un budget medio di 350.000 euro. Tra le ragioni che spingono ad aumentare i budget per la sicurezza informatica gli intervistati hanno evidenziato soprattutto la complessità dell’infrastruttura It (45,8% e Pmi e 53,7% enterprise) e la necessità di migliorare il livello di competenze specialistiche in materia di sicurezza (36,8% Pmi e 33,7% enterprise).

Potenziali nuovi rischi spingono gli investimenti

I potenziali nuovi rischi dovuti a una maggiore incertezza geopolitica o economica sono stati evidenziati come motivi di aumento degli investimenti dal 28,2% delle Pmi e dal 33% delle enterprise.
Il budget aggiuntivo si presume possa aiutare le aziende ad affrontare problemi più importanti legati alla sicurezza informatica. Quest’anno, la metà (50,9%) delle aziende ritiene che i problemi legati alla protezione dei dati siano i più complessi. La seconda preoccupazione, evidenziata dal 33,5% degli intervistati, è il costo della protezione di impianti tecnologici sempre più complessi, seguito dai problemi legati all’adozione di infrastrutture cloud (35,8%).

“La continuità aziendale dipende dalla sicurezza delle informazioni”

“La continuità aziendale dipende sempre dalla sicurezza delle informazioni – commenta Ivan Vassunov, VP, Corporate Products di Kaspersky. Al giorno d’oggi, quando le infrastrutture diventano più complesse e gli attacchi informatici più sofisticati, le aziende stanno diventando più consapevoli della cybersecurity e comprendono meglio la necessità di proteggere ogni asset all’interno dell’azienda. Le normative statali sono un altro fattore importante che influenza la crescita dei budget destinati alla sicurezza It. Queste aziende sono tenute a proteggere loro operazioni e i loro dati, a volte le autorità di regolamentazione impongono normative più stringenti per l’intero mercato verticale o per il settore”.

Caro bollette: nel 2022 luce +108% e gas +57%

“Con il nuovo anno abbiamo assistito a buoni segnali sia per il costo dell’energia elettrica sia per il gas – spiega Mario Rasimelli, Managing Director Utilities di Facile.it -. Non bisogna, però, abbassare la guardia ed è bene continuare a monitorare i propri consumi e controllare periodicamente le offerte presenti sul mercato, così da identificare eventuali possibilità di risparmio”. 
Di fatto, secondo un’analisi di Facile.it, nel 2022, a parità di consumi, le famiglie italiane con contratto di fornitura nel mercato tutelato hanno speso per la sola bolletta elettrica 1.434 euro, vale a dire il 108% in più rispetto al 2021, e 1.459 euro per il gas (+57%). Ma il calo del prezzo della materia prima registrato a inizio 2023 potrebbe far ben sperare.

Sardegna sul podio per la spesa di energia elettrica

Complessivamente, quindi, tra luce e gas, nel 2022 gli italiani hanno ‘sborsato’ mediamente 2.893 euro a famiglia, rispetto ai 1.616 euro del 2021. Ma dove si è speso di più lungo lo Stivale? Focalizzandosi sulla sola energia elettrica, e analizzando i dati su base regionale, emergono differenze significative. Al primo posto si posiziona la Sardegna, area dove il consumo medio a famiglia rilevato nel 2022 è stato pari a 3.672 kWh. Considerando le tariffe dello scorso anno in regime di tutela corrispondono a un costo di 1.789 euro, ovvero il 24,7% in più rispetto alla media nazionale.

In Liguria, Piemonte e Trentino bollette luce più leggere

Consumi così alti si spiegano con l’assenza di fornitura gas in molte parti della Sardegna, situazione spesso compensata ricorrendo a dispositivi elettrici anche per il riscaldamento. Al secondo posto si posiziona la Sicilia, dove sono stati messi a budget mediamente 1.627 euro, per un consumo medio rilevato di 3.339 kWh. Ultimo gradino del podio per la Campania (1.519 euro, 3.118 kWh). Di contro, le aree dove i consumi di elettricità sono stati più contenuti, e quindi le bollette più leggere, sono Liguria (spesa media 1.176 euro per un consumo di 2.414 kWh), Piemonte (1.289 euro, 2.646 kWh) e Trentino-Alto Adige. Qui gli abitanti hanno pagato 1.314 euro (2.697 kWh).

Gas: Trentino, Emilia-Romagna e Lombardia hanno speso di più 

 
Anche sul fronte del gas le bollette sono differenziate a seconda dei consumi medi rilevati. Dall’analisi emerge che se sul fronte dell’elettricità gli abitanti del Trentino-Alto Adige sono tra i più fortunati, va molto peggio per il gas, tanto che lo scorso anno hanno pagato il conto più salato: mediamente 1.729 euro, +18,5% della media nazionale, per un consumo di 1.352 smc. Seguono l’Emilia-Romagna, dove il consumo medio a famiglia è stato di 1.287 smc, per un costo complessivo di 1.646 euro, e la Lombardia (1.639 euro, 1.282 smc). Per la graduatoria nel senso opposto, invece, è la Campania la regione dove le famiglie hanno speso meno: mediamente 1.009 euro (789 smc), seguita da Lazio (1.021 euro, 799 smc), e Sicilia (1.045 euro, 817 smc).

Professioni del futuro: come prepararsi ai lavori di domani?

Per prepararsi ai lavori del futuro è importante sviluppare competenze digitali e tecnologiche, ma anche competenze trasversali come capacità di lavorare in team, flessibilità e creatività. Inoltre, è importante tenersi aggiornati sulle ultime tendenze e gli ultimi sviluppi nel mondo del lavoro, considerando la possibilità di specializzarsi in una determinata area. I lavori del futuro comprendono nuove professioni emergenti, come le professioni digitali, quelle legate alla sostenibilità ambientale, o legate alla medicina e alla tecnologia. In particolare, le professioni digitali sono tra le più richieste in questi ultimi anni e continueranno a esserlo in futuro. Sviluppatori di software, esperti di marketing digitale, data scientist e analisti dei dati, che richiedono competenze in programmazione, analisi dei dati e marketing digitale, sono e saranno tra le professioni digitali più ricercate.

Esperti di energie rinnovabili o di Intelligenza artificiale in medicina

La sostenibilità ambientale è un tema sempre più importante e le professioni legate a questo campo stanno diventando sempre più richieste. Tra le professioni più richieste, ingegneri ambientali, esperti di energie rinnovabili, esperti di gestione dei rifiuti e biologi marini. Queste professioni richiedono competenze in ingegneria, scienze ambientali e biologia. Anche la medicina e la tecnologia stanno avanzando rapidamente e anche le professioni legate a questi campi stanno diventando sempre più richieste. Tra queste, medici specializzati in tecnologie mediche, ingegneri biomedicali, esperti di Intelligenza artificiale in medicina, ed esperti di realtà aumentata e virtuale. Queste professioni richiedono competenze in medicina, ingegneria e tecnologia.

Sviluppatore di software ed esperto di marketing digitale

Per diventare uno sviluppatore di software è necessario seguire un percorso di studi in informatica o ingegneria informatica e acquisire competenze in programmazione e sviluppo di software. È possibile anche seguire corsi di formazione online o frequentare bootcamp specializzati, come quelli organizzati da Epicode o Boolean. Per diventare un esperto di marketing digitale è invece necessario seguire un percorso di studi in marketing o economia e acquisire competenze in digital marketing, web analytics e social media marketing. È possibile anche seguire corsi di formazione online o frequentare bootcamp specializzati (SDA Bocconi, 24Ore BS e Uniecampus ne offrono diversi).

Ingegnere ambientale e medico specializzato in tecnologie mediche

Per diventare un ingegnere ambientale è necessario seguire un percorso di studi in ingegneria ambientale o scienze ambientali, e acquisire competenze in ingegneria, scienze ambientali e gestione delle risorse naturali. È possibile anche seguire corsi di formazione online, corsi di laurea all’estero o Master post laurea specifici. Per diventare un medico specializzato in tecnologie mediche è invece necessario seguire un percorso di studi in medicina, e successivamente specializzarsi in tecnologie mediche.

Shopping online e festività natalizie: spesi oltre 1,14 trilioni di dollari a livello globale 

Nel corso delle festività natalizie i consumatori globali hanno speso complessivamente 1,14 trilioni di dollari online. Se le vendite online di novembre sono state inferiori a quelle del 2021 e del 2020, le promozioni della Cyber Week e le offerte Buy Online and Pick Up In Store (BOPIS) hanno contribuito all’ottima performance dei retailer nel 2022. Si tratta dei dati di Salesforce relativi alle performance dello shopping online durante le festività natalizie 2022, ottenuti analizzando gli acquisti di novembre e dicembre di oltre 1,5 miliardi di consumatori sui siti e-commerce realizzati con soluzioni Salesforce Customer 360.

Le migliori offerte dei retailer

I dati di Salesforce evidenziano alcune tendenze che hanno caratterizzato la stagione delle festività. Innanzitutto, i retailer hanno attirato l’attenzione dei consumatori con gli sconti nel periodo che precede il Natale. In particolare, hanno proposto offerte migliori rispetto alle festività del 2021, per uno sconto medio del 21% rispetto al 19% dell’anno precedente. Le categorie di prodotto più scontate sono state i prodotti beauty, per la cura della pelle e il make-up, che hanno ricevuto sconti medi del 29%, mentre l’abbigliamento generico e le borse sono state scontate del 27%.

BOPIS, regali dell’ultimo minuto e social network

Quasi un ordine online su cinque effettuato a livello globale nella stagione natalizia è stato effettuato tramite il servizio BOPIS. L’adozione del BOPIS da parte dei consumatori ha raggiunto un picco del 35% il venerdì prima delle vacanze di Natale, quando si sono dedicati ai classici ‘regali dell’ultimo minuto’.
Gli ordini partiti dai canali social hanno poi raggiunto i massimi storici. I dati dimostrano quanto i social media risultino essere uno dei canali preferiti dai consumatori e quelli maggiormente in crescita nel 2022. Il traffico proveniente dai social media ha raggiunto il massimo storico in queste vacanze, guidando il 12% di tutto il traffico da mobile (+23%). L’Italia, insieme a Belgio e Stati Uniti, è stato uno dei paesi con il maggior numero di consumatori attivati tramite social media.

Più vendite, ma anche più resi

Il valore dei resi è stato di 1,39 miliardi, pari al 13% degli ordini totali fatti durante il periodo natalizio. Un numero in crescita, che ha avuto un’impennata nei sei giorni successivi al Natale, con il 16% degli ordini restituiti in quella settimana (+5%).
“I retailer hanno chiuso le festività del 2022 con una crescita delle vendite online superiore alle attese – ha dichiarato Gianluca De Cristofaro, VP Commerce Cloud, Salesforce Italia -. Il tema dei resi è certamente critico, ma comunque gestibile con una strategia ancor più customer centric. Nel 2023, i retailer dovranno raddoppiare gli sforzi per fornire maggiore personalizzazione, grazie all’uso intelligente dei dati e a una maggiore efficienza della gestione degli ordini, dell’assistenza clienti e dei resi”.

Dove posizionare il modem per un’esperienza internet al top 

Possedere una buona linea internet non basta per navigare velocemente e senza intoppi: spesso anche le migliori connessioni internet-casa vengono vanificate da una pessima collocazione del modem tra le pareti domestiche. Per sfruttare correttamente le migliori offerte di internet a casa, ad esempio quelle di beactive.it, è importante capire che a influenzare le prestazioni di navigazione sono parametri oggettivi e soggettivi Tra i primi rientrano la distanza dalla centrale che trasmette il segnale dati, oppure l’utilizzo eccessivo della rete, mentre tra i secondi il posizionamento del modem in casa, e su questo aspetto è possibile intervenire.

Cosa incide negativamente sulla velocità della navigazione?

Una volta collegato alla presa di casa, il modem diffonde il segnale Wi-Fi in diverse direzioni, espandendo la sua azione lungo un raggio dove le onde vengono propagate sotto forma di un ‘ombrello’. Per questo motivo, il segnale è molto forte vicino alla fonte e fino a qualche metro di distanza. Esistono, però, alcuni fattori che possono incidere negativamente sul segnale del modem. Come ad esempio alcuni ripetitori per il segnale, apparecchi bluetooth e forni a microonde, che per via della loro particolare tecnologia creano vere e proprie interferenze con la banda Wi-Fi, contribuendo a degradare la qualità della connessione internet.

Come aumentare la velocità?

Oltre ai segnali radio senza fili emessi dai dispositivi, a influenzare negativamente la velocità della connessione internet, e rallentare la velocità del modem e della ricezione del segnale WiFi, possono rientrare anche cavi della corrente elettrica, muri e altri materiali che presentano metallo resistente all’interno. O ancora, tubature dell’acqua e pareti interamente in metallo, che finiscono inevitabilmente per ridurre o azzerare la potenza del router. Per collocare correttamente il modem e aumentare la velocità di internet, è importante trovare una collocazione quanto più lontana possibile da questi materiali, evitando, ad esempio, di attaccare la spina del dispositivo a prese dove sono già collegati altri strumenti.

Il posto migliore è al centro della casa

Esistono quindi diversi posti dove posizionare il modem per navigare meglio. Innanzitutto, bisogna fare in modo che il dispositivo venga collegato nella presa telefonica principale, quella dove arriva il segnale più forte, in modo che si disperdano meno dati possibili.
Inoltre, per navigare alla massima velocità è importante posizionare il modem al centro della casa, evitando muri e finestre, in modo che i segnali e le onde si propaghino coerentemente e linearmente in tutte le stanze. Questo rende il flusso dati uniforme, riferisce Adnkronos, senza intoppi o discrepanze di velocità. Ma il modem deve essere tenuto lontano anche da  fonti di disturbo, come acquari, strutture in metallo, o prodotti che creano onde radio.

Nuovo Codice Consumi: com’è il rapporto degli italiani con la spesa?

Siamo di fronte a una realtà frammentata in cui i consumatori sono sempre più mutevoli e multidimensionali: Pandemia, guerra Russia-Ucraina, aumento dei prezzi e inflazione incidono infatti fortemente sul modo di agire. Il Nuovo Codice Consumi identifica sei tematiche chiave nel rapporto degli italiani con spesa e consumi: emozionalità di prodotti e marchi, innovazione dell’esperienza di consumo, omnicanalità ed esperienza d’acquisto, cura per l’ambiente e la persona, territorialità, convenienza e parsimonia. Il Nuovo Codice Consumi di GS1 Italy è la ricerca realizzata da Ipsos e McKinsey, con l’obiettivo di comprendere i comportamenti d’acquisto degli italiani del 2022, e immaginare quelli del 2030.

L’Italia delle persone e l’Italia dei territori

Il Nuovo Codice Consumi delinea una nuova mappa dell’Italia che integra due visioni complementari, l’Italia delle persone e l’Italia dei territori. La prima è composta da nove ‘comunità di sentire’, trasversali per età e collocazione geografica. Si tratta di community aperte e dinamiche in cui gli individui entrano grazie a pulsioni, affinità, attitudini e passioni comuni, ma in cui coesistono atteggiamenti e tensioni apparentemente in conflitto. La seconda, l’Italia dei territori, ha una nuova ripartizione, in cui i quattro territori sono identificati in virtù della composizione del tessuto sociale e produttivo che li caratterizza, come grandi città, aree a prevalenza agricola, industriale e turistica.

Motivazioni di acquisto: la nuova espressione della territorialità

Emerge anche una nuova concezione della territorialità, quella di una società frammentata, con pulsioni contrastanti tra una costante ricerca delle origini e un desiderio imitativo e innovativo.
Al posto degli ‘italiani’, intesi come gruppo unitario e omogeneo, la ricerca mette in luce la presenza di community a geometria variabile, e in movimento perpetuo, che si formano sull’onda di un sentire comune, ma senza omogeneità implicite. Le motivazioni di acquisto sono la nuova espressione della territorialità. Gli stessi prodotti sono acquistati in funzione di driver specifici per territorio, e che offrono una chiave di lettura in grado di rivoluzionare i meccanismi dell’offerta.

Come rispondere alle nuove sfide del mercato?

Il Nuovo Codice Consumi delinea le strategie da adottare per rispondere alle nuove sfide del mercato da qui al 2030. La prima è instaurare una nuova era di collaborazione per trarre beneficio dalla minore fedeltà dei consumatori e dalla variabilità delle community e dei territori. La seconda è caratterizzare i propri prodotti in modo selettivo, affinché conquistino selezionate community con attitudini e desideri specifici. La terza è adottare un approccio multicanale che consenta di offrire servizi di pre e post vendita sempre più personalizzati e integrati. E l’ultima richiede di essere ‘agili’, per adattarsi a mutevolezza e transitorietà dei tratti distintivi dei consumatori nel breve e nel lungo periodo.

Come proteggere porte e finestre nella seconda casa

Sono tantissime le famiglie italiane che dispongono di una cosiddetta “seconda casa”, che quasi sempre è una abitazione in area rurale che viene abitata esclusivamente nel periodo estivo.

Queste abitazioni sono perfettamente arredate e arricchite di ogni comfort come per l’abitazione principale, con la sola differenza che queste case rimangono vuote per la maggior parte dell’anno e per questo motivo possono diventare oggetto di interessa da parte di malfattori vari per tutto ciò che viene custodito al loro interno.

Il problema delle seconde case in aree rurali

Come accennato, tali abitazioni sussistono prevalentemente in aree rurali o di campagna, o eventualmente direttamente nei pressi della spiaggia, con un grande svantaggio per circa 9 mesi l’anno: l’isolamento.

Nessuno o quasi infatti, si reca in tali aree disabitate durante l’Inverno o l’Autunno, e questo rendere il terreno certamente più “facile” ai malintenzionati.

Meno persone in giro significa infatti minori possibilità di essere scoperti, e dunque la possibilità di poter lavorare indisturbati o quasi.

D’altronde, quando una abitazione (e così anche quelle intorno) rimane disabitata per parecchi mesi all’anno, diventa inevitabilmente più vulnerabile e per questo rappresenta un obiettivo ritenuto “facile”.

Il sistema anti intrusione più adeguato

Ci sono a tal proposito alcune riflessioni da fare circa i sistemi anti intrusione da scegliere. Questi infatti, non vanno bene a prescindere, ma molto dipende dalle caratteristiche dell’abitazione nonché del contesto in cui essa si trova.

Ad esempio, in un ambito rurale come quello di una abitazione di campagna, un allarme di tipo acustico (ad es. una sirena che si attiva quando viene rilevato un movimento all’interno dell’appartamento) potrebbe non rappresentare poi un grande problema per i ladri.

In caso di abitazione alquanto isolata infatti, nessuno potrebbe sentire l’allarme suonare e per questo motivo i ladri potrebbero continuare a lavorare indisturbati.

Un impianto di videosorveglianza appare invece più sensato in un contesto di questo tipo, dato che il proprietario ha la possibilità di accorgersi del tentativo di effrazione da remoto, facendo in tempo a contattare le autorità.

Ad ogni modo, in quel momento i potenziali ladri potrebbero già aver scassinato porte o finestre, il che rappresenta comunque un danno economico da considerare.

A tal proposito allora, un sistema di inferriate per la porta principale e grate di sicurezza per le finestre rappresenta la soluzione più adeguata al contesto.

Inferriate e grate sono infatti un ostacolo fisico davvero difficile da superare, e che soprattutto impedisce ai malintezionati di fare qualsiasi tipo di danno all’interno dell’abitazione, impedendo di fatto l’accesso.

Tra l’altro, tali soluzioni sono difficili da attaccare e rappresentano di per se un ottimo deterrente, che solitamente induce i malintenzionati a spostare le proprie “attenzioni” su altre abitazioni che sono molto più “facili” da attaccare.

I vantaggi secondari di inferriate e grate di sicurezza

Inferriate e grate di sicurezza offrono anche alcuni interessanti vantaggi ai quali nell’immediato non si pensa.

In Estate ad esempio, quando si soggiorna all’interno dell’abitazione, è possibile dormire lasciando le serrande completamente aperte per consentire alla frescura notturna di entrare, senza alcun tipo di paura che eventuali intrusi possano accedere da porte o finestre approfittando del sonno.

Tra l’altro oggi queste soluzioni vantano anche un design ricercato e che ben si adatta ad ogni tipo di appartamento o edificio, offrendo così degli spunti interessanti anche dal punto di vista estetico.

È sufficiente scegliere tra i tanti modelli, finiture e colori a disposizione per individuare quello che maggiormente si adatti alle caratteristiche della propria abitazione, arricchendola così anche dal punto di vista estetico oltre ad offrire un livello di protezione e sicurezza decisamente più alto.

Fuga di dati su WhatsApp: quanti sono i numeri rubati in Italia?

Recentemente l’app di messaggistica WhatsApp è stata coinvolta nell’ennesimo episodio di data breach, ovvero la violazione di dati e la loro diffusione in un ambiente non affidabile. Pare che gli hacker abbiano infatti cercato di vendere sul dark web centinaia di milioni di contatti trafugati agli utenti. Secondo un’analisi di Check Point Research (CPR), la divisione Threat Intelligence di Check Point Software, la violazione ha esposto 360 milioni di numeri di telefono in 108 Paesi di tutto il mondo. Nel nostro Paese sono stati rubati 35 milioni di numeri di telefono, quasi il 10% del totale.

Milioni di registrazioni disponibili per l’acquisto sul dark web

Check Point Research ha analizzato i file di WhatsApp nel dark web e ha trovato milioni di registrazioni disponibili per l’acquisto. Ogni Paese ha un numero diverso di record esposti, che vanno dai 604 della Bosnia-Erzegovina ai 35 milioni attribuiti appunto all’Italia. 
Negli ultimi quattro giorni i file, che includono i codici di chiamata internazionali e che in un primo momento erano stati messi in vendita, sono ora distribuiti liberamente tra gli hacker.

Una enorme violazione su larga scala

“Nonostante le informazioni in vendita siano solo numeri di telefono attivi e non il contenuto dei messaggi stessi, si tratta di una violazione su larga scala enorme – ha dichiarato Check Point Research -. Una conseguenza immediata è la possibilità che questi numeri vengano utilizzati come parte di attacchi di phishing attraverso l’app stessa. Invitiamo tutti gli utenti di WhatsApp a prestare la massima attenzione ai messaggi che ricevono, anche quando devono cliccare su link e messaggi condivisi sull’app”.

Utilizzati per sferrare attacchi come il vishing o lo smshing

Una volta che gli hacker hanno accesso ai numeri di telefono, che vengono poi rivenduti, è probabile che vengano utilizzati per sferrare attacchi come il vishing o lo smshing.
Il vishing è una forma di social engineering in cui la vittima viene indotta a fornire informazioni al telefono durante una chiamata, mentre lo smshing viene condotto tramite sms.
È anche possibile che gli hacker accedano ad altri servizi online utilizzando il numero di telefono, con conseguenze ancor più dannose.
In un report è stato però affermato che esistono prove che il database emerso in realtà sia il riutilizzo di una vecchia fuga di notizie da Facebook avvenuta nel 2019. “CPR non può confermare o provare che questi numeri provengano dagli utenti di WhastApp”, ha risposto Check Point Research in un post sul suo blog.

Italia, dopo quattro mesi torna a salire il clima di fiducia delle imprese

Puntuale come ogni mese, l’Istat ha monitorato anche per il mese di novembre 2022 l’indice di fiducia delle imprese e dei consumatori. E, dopo un lungo lasso di tempo in negativo, la buona notizia è che torna a salire. In estrema sintesi, dai segnali raccolti dall’Istituto di Statistica pare che imprese e cittadini ricomincino a “vedere rosa” per quanto riguarda il proprio futuro personale e quello generale del nostro Paese. 

I dati di novembre 2022

A novembre 2022 l’Istat stima un aumento sia dell’indice del clima di fiducia dei consumatori (da 90,1 a 98,1) sia dell’indice composito del clima di fiducia delle imprese (da 104,7 a 106,4). Tutte le serie componenti l’indice di fiducia dei consumatori sono in miglioramento. Anche i quattro indicatori calcolati mensilmente a partire dalle stesse componenti presentano una variazione congiunturale estremamente positiva. In particolare, il clima economico e il clima futuro registrano le variazioni più accentuate (rispettivamente da 77,6 a 95,2 e da 88,8 a 102,8); il clima personale e quello corrente aumentano in modo più contenuto (nell’ordine da 94,3 a 99,0 e da 91,0 a 94,9).

Numeri positivi dopo quattro mesi di flessione

L’Istat osserva che, dopo quattro mesi consecutivi di flessione, il clima di fiducia delle imprese torna ad aumentare trainato soprattutto dalle aspettative sulla produzione nel comparto manifatturiero, da quelle sugli ordini nei servizi di mercato e dalle attese sulle vendite nel commercio al dettaglio. Anche il clima di fiducia dei consumatori presenta una dinamica positiva dovuta soprattutto ad opinioni sulla situazione economica del paese, comprese quelle che riguardano il tasso di disoccupazione, in deciso miglioramento, seguite da attese sulla situazione economica familiare e da opinioni sulle possibilità di risparmio in ripresa.

Cresce l’ottimismo tra le imprese

Il clima di fiducia migliora in tutti i comparti imprenditoriali (nel settore manifatturiero l’indice passa da 100,7 a 102,5, nei servizi da 96,0 a 98,8 e nel commercio al dettaglio da 109,0 a 112,2) ad eccezione delle costruzioni dove l’indice diminuisce da 157,5 a 151,9. Considerando le componenti dei climi di fiducia delle imprese, nel comparto manifatturiero si rileva un peggioramento dei giudizi sulla domanda e un incremento delle giacenze di prodotti finiti, mentre sono in deciso miglioramento le attese sulla produzione. Nelle costruzioni tutte le componenti peggiorano. In merito invece al comparto dei servizi di mercato, le attese sugli ordini registrano un marcato miglioramento mentre il saldo dei giudizi sugli ordini e quello sull’andamento degli affari diminuiscono. Nel commercio al dettaglio, infine, le attese sulle vendite crescono decisamente mentre i relativi giudizi si deteriorano; le opinioni sulle scorte rimangono sostanzialmente stabili.

Doccia senza porte: una interessante idea per il tuo bagno

Conosci la doccia senza porte, chiamate anche “Walk In“?

Si tratta di una soluzione che da qualche tempo va di gran moda anche in Italia, certamente qualcosa in grado di creare un effetto di piacevole stupore sull’osservatore e che infonde al tempo stesso all’intero ambiente una netta percezione di design e ricercatezza.

Vediamo di capire innanzitutto cosa sia una doccia senza porte e perché oggi siano così tante le persone a desiderare questo tipo di soluzione per il proprio bagno.

Cosa è una doccia senza porte?

Una doccia senza porte è sostanzialmente una doccia in cui è presente soltanto un profilo di vetro, il cui scopo è quello di evitare che gli schizzi d’acqua vadano sul pavimento.

Tale profilo di vetro è posizionato in genere proprio di fronte il soffione della doccia, per intercettare le goccioline d’acqua.

Per il resto non ci sono porte o altre chiusure, dunque l’accesso è particolarmente facile dato che si tratta di una doccia che a tutti gli effetti dà la sensazione di rimanere “aperta”.

Un’altra delle particolarità delle docce senza porte è che in genere si preferisce evitare di installare qualsiasi tipo di piatto doccia ma al contrario si opta per un filo pavimento, soluzione questa in grado di apportare un ulteriore contributo in termini di eleganza.

Parliamo dunque di una doccia che al momento va sicuramente di tendenza e che è possibile trovare anche nelle strutture ricettive di lusso.

I vantaggi di una doccia “Walk In”

Approfondito dunque ogni aspetto pratico delle doccia senza porte, vediamo allora di seguito quelli che potrebbero essere alcuni dei vantaggi nel far installare questo particolare tipo di box doccia.

  • Costi di manutenzione più bassi: come accennato, nelle docce senza porte vi sono certamente meno elementi rispetto una doccia tradizionale. Non ci sono porte, binari e profili scorrevoli. Ciò significa che ci sono un minor numero di pezzi che si possono guastare e dunque una minore necessità di manutenzione nel corso del tempo.
  • Pulizia più semplice: minor numero di pareti in vetro significa autonomamente minor numero di superfici da pulire. Questo è un vantaggio non di poco conto, considerando che in genere i pannelli della doccia si riempiono di goccioline al termine dell’utilizzo. Doverne pulire soltanto uno anziché tre o quattro è davvero un bel vantaggio.
  • Tempi di installazione più rapidi: proprio in virtù del fatto che non c’è un piatto doccia e non ci sono binari e soluzioni scorrevoli da installare, l’installazione di una doccia senza porte è particolarmente veloce. Questo significa che se opterai ad esempio per il servizio di sostituzione della vasca con una doccia probabilmente gli operai riusciranno a fare tutto in un’unica giornata.
  • Costi d’acquisto inferiori: proprio in virtù del fatto che vi sono meno elementi da installare, il costo di una doccia aperta è mediamente più basso rispetto a quello di un normale box doccia. Tra l’altro anche le operazioni di posa sono più veloci e dunque la manodopera necessaria è minore.

Una installazione a regola d’arte infine, assicurerà la non fuoriuscita di goccioline d’acqua durante la doccia. Per questo motivo è molto importante che il team che si occuperà dell’installazione della tua doccia Walk In abbia la giusta esperienza circa questo tipo di soluzione e che non ci siano dunque difetti di alcun tipo nella messa in opera.

L’effetto finale è garantito e vedrai per questo che i tuoi ospiti rimarranno piacevolmente sorpresi da questa interessante novità.

A te invece andranno tutti i vantaggi del poter godere dei benefici, sia a livello estetico che di benessere, che una doccia di questo tipo è in grado di regalare.