Uscire dalla crisi Covid-19: su cosa puntare per il cambiamento?

Il Covid-19 non è solo un problema sanitario, ma un campanello d’allarme su molti mali urgenti a livello globale. Il virus ci ha mostrato molti dei nostri errori, dalla disgregazione sociale alla povertà, dal divario digitale alla carenza di istruzione, dalla mancanza del lavoro all’allarme minoranze e a quello ambientale. E l’indice di sviluppo umano è in calo per la prima volta in 30 anni. La questione è capire come rendere questa crisi un’opportunità per un cambiamento positivo. Come ricostruire il futuro dello sviluppo per una società più sostenibile ed egualitaria a livello mondiale? Sono temi approfonditi dallo Human Development Report (HDR, edizione 2020), a cura dell’Ufficio per lo sviluppo umano del Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (UNDP).

Ripensare i modelli economici e sociali

“Covid-19 ha scatenato una crisi nello sviluppo umano senza precedenti – spiegano i referenti dello HDR Office -. Tuttavia offre anche l’opportunità di reimmaginare ciò che è possibile e desiderabile per il futuro. Le politiche sono attualmente in fase di progettazione per far fronte alla crisi e si stanno mobilitando enormi risorse finanziarie aggiuntive”.

La distruzione ha assunto proporzioni su scala mondiale, “tanto da dovere aggiornare l’indice di ‘sviluppo umano’ che per la prima volta da 30 anni sta regredendo – commenta Achim Steiner, amministratore del Programma sviluppo delle Nazioni Unite -. Dobbiamo ripensare ai nostri modelli economici e sociali. Ogni crisi porta con sé una opportunità che i leader globali devono cogliere”.

I giovani di tutto il mondo stanno pagando cara questa pandemia

“I giovani di tutto il mondo stanno pagando cara questa pandemia”, puntualizza  Joseph Stiglitz, economista e docente alla Columbia University, Nobel per l’economia nel 2001.

Ma sono gli stessi giovani a farsi portavoce di un nuovo idealismo, combattendo contro l’ingiustizia e alzando la voce in difesa del pianeta, riporta Ansa. Su cosa puntare quindi per avviare il cambiamento? “Creiamo una vita post pandemia con obiettivi sostenibili, per un mondo più verde, contrassegnato da una più grande giustizia sociale e che promuove lo sviluppo nei paesi più poveri”, suggerisce Stiglitz. Insomma, dobbiamo ridurre i consumi, poiché abbiamo accumulato troppo. E dovremmo diventare una società più attenta.

Cooperazione in agricoltura, economia e sviluppo etico

L’economista Bina Agarwal, docente di economie di sviluppo e ambientali alla University of Manchester, ha proposto 3 principi di base: cooperazione, comunità e società che preservi.

“La situazione è precipitata in modo preoccupante – conferma Agarwal – siamo di fronte a un’inversione di sviluppo ambientale. Non assistiamo solo a una crisi economica incombente ma a un forte allarme di povertà – aggiunge -. Su 140 paesi, dal 1992 al 2014, già il ‘capitale di natura’ procapite è calato anche laddove il PIL è cresciuto. Il trend non si arresterà a breve, ma nel lungo periodo sarà possibile frenarlo se siamo capaci di ripensare a una cooperazione nel campo dell’agricoltura, dell’economia e dello sviluppo etico”.